Lo avevo promesso.
Per cui ecco qui le mie tavole per John Doe #11 con spiegati tutti i riferimenti che mi sono divertito a inserire.
Le tavole sono nella loro versione originale in scala di grigio.
Per la stampa le ho trasformate con i retini sperando in un risultato migliore.
Mettetevi comodi che si parte...
Tavola 26.
Vignetta 2: Il palazzo è quello in cui vive tuttora
Lorenzo. L'appartamento con terrazzo (che si vedrà più avanti) è all'ultimo piano. L'indirizzo, però, non ve lo posso dare.
Vignetta 3: La via è Suor Maria Mazzarello. Sede dell'Infinity Shop (il negozio era il primo sulla destra) di Gianni Tarquini. Ora proprietario del
Forbidden Planet sempre a Roma.
Vignette 4 e 5: Grosso modo lo studio di Lorenzo per come lo ricordo io prima che diventasse la cameretta di Greta! Lorenzo lavora davanti a uno splendido
Mac Classic.
Tavola 27.L'interno dell'Infinity Shop. Anche qui per come me lo ricordo.
Roberto, in realtà, aveva lavorato all'
Italycomics di Paolo Accolti Gil.
Ma, insomma, quando ci siamo conosciuti non era già più commesso e passavamo parecchio tempo al negozio di Gianni.
Per cui, i miei ricordi di quel periodo, sono tutti legati a quest'altra libreria.
Sugli scaffali c'è tanta, troppa roba del periodo.
Se vi va ingrandite e divertitevi a riconoscere le copertine.
Tavola 28.
Vignetta 1 e 2: Il bar all'angolo in fondo a sinistra di via Suor Maria Mazzarello.
Ci abbiamo fatto la maggior parte delle riunioni e delle discussioni ai tempi.
Roberto in realtà aveva i capelli corti. Cortissimi. Ma per coerenza con le altre sequenze li abbiamo lasciati lunghi anche qui.
In ogni cambio scena Roberto ha una maglietta diversa. La sua collezione di magliette con i loghi dei supereroi era infinita. Anche se prediligeva quelle con una stella su.
Vignetta 3: Un angolo dello studio di Lorenzo che viene rinfrescato. Che fosse già in previsione l'arrivo di Greta?
Vignetta 4 e 5: Il terrazzo di casa di Lorenzo a cui accennavo prima. Anche qui si sono tenute parecchie riunioni.
Tavola 29.
Vignetta 4: La sede dell'Eura Editoriale. In realtà la redazione dell'Eura era in un interno alle spalle di questo palazzo. Questo è quello che dava su via Nomentana.
Vignetta 5: Lo studio di Filippo Ciolfi. In realtà tutta la redazione Eura era molto più elegante di così. Ma qui la memoria mi tradisce e ci sono stato poche volte!
Inutile segnalarvi il busto di Dago sulla scrivania, vero?
Tavola 30.
Vignetta 1 e 2: Le nostre feste del periodo, in effetti, finivano molto peggio di così...
Vignetta 3: Il vampiro Tommy è stato usato poi sul numero 16 di
John Doe disegnato da
Fabio Mantovani.
Tavola 31.
Una vignetta per tutte.
In alto a sinistra un poster di
Star Wars. Non poteva mancare questo riferimento in una tavola in cui compare Roberto. Parliamo della trilogia originale... eh!
In alto a destra il poster de
Il Mucchio Selvaggio che gli avevo regalato per un compleanno. O forse era Natale? Credo che lo abbia appeso tuttora in casa.
Sullo scaffale tre statue che Roberto possiede davvero e che cerco di fregargli ogni volta che passo da Roma.
Punisher,
Daredevil e
Dark Knight.
Tavola 32.
Vignetta 1: Di nuovo la sede dell'Eura In via Nomentana.
Vignetta 3: Roberto in una sua classica posizione.
Ovviamente sta guardando
Vanilla Sky. Ai lati della TV un Play 2 e una X-Box. Ma non è vero. Ha molta più roba di così. Dietro al divano fanno capolino una spada, cimelio del periodo kendo, e uno dei famigerati scatoloni di fumetti americani che misteriosamente cambiano posto e girano nottetempo per la casa.
Tavola 33.Nulla di particolare da segnalare.
In realtà le cose non sono andate proprio così.
Nel senso che, se fossimo stati tutti in una stanza, almeno ci saremmo fatti compagnia a vicenda.
Invece si lavorava ognuno per conto suo.
Ma rappresenta bene il ritmo di lavoro.
Ah! quello in primissimo piano a destra sono io. Sulla sinistra... no, non è
John Locke di
Lost. Ma Marco Farinelli. Con il quale ho realizzato i numeri 4 e 13 di
John Doe.
Tavola 34.
Anche qui nulla da segnalare.
Se siete arrivati a leggere fino a qui sapete tutti di che cosa si tratta.
Altrimenti direi che avete perso una buona mezz'oretta della vostra vita.
O che avete sbagliato blog.
Come detto già in precedenza, è stato divertente ritrovarsi, dopo tutto questo tempo, nuovamente su John Doe.
E ancor più su questo numero di John Doe.
Grazie a Roberto e Lorenzo per averlo creato.
Grazie a tutti per gli apprezzamenti espressi.
Ci si rivede in giro.